Programma d'ambientazione britannica per Michele Spotti, direttore alla soglia dei trent'anni al suo debutto con l'ORT. Spotti è una delle giovani bacchette più interessanti del panorama musicale non solo italiano; è fra quei direttori che stanno dimostrando il loro valore facendo la vera gavetta anche in complessi meno blasonati, perché lui è «della politica del “piano piano”, perché lo studio paga sempre [...] tutto si ottiene con fatica, dedizione e sacrificio».
da Orchestra della Toscana